La Storia

Il marchio di qualità

Alla Corte dei mercanti spettava oltre alla verifica di tutti i marchi di fabbrica che veniva fatta ogni due mesi, anche la bollatura delle pezze di seta. La Corte predisponeva due uomini esperti che dovevano marcare tutti i drappi di seta "lealmente fatti secondo l'ordine degli Statuti in misura e bontà, peso e numero". Oltre al marchio della casa che poteva già dì per se significare garanzia per il compratore, il marchio dei "proveditores" ufficiali assicurava la perfezione e bontà della merce. I filati posti in vendita dovevano essere spiegati e fatti esaminare dal compratore con ogni comodità. La tara per il calo dovuto all'umidità era così determinata: il giorno della vendita si doveva prelevare dalla partita sei once di seta ogni 25 libbre esporla al vento senza sole e pesarla di nuovo il mattino seguente determinare il calo e togliere da tutta la partita in vendita una quantità proporzionale alla perdita controllata.

L'industria era casalinga, non vi erano fabbriche o stabilimenti dove il mercante o il capitalista radunasse gli operai. Il tessitore, avuta in consegna la seta, lavorava in casa propria aiutato dalle donne della sua famiglia e riportava poi la stoffa al mercante il quale la poteva rifiutare se male eseguita. Il telaio apparteneva al tessitore, che era pagato un tanto a braccio a seconda della qualità.
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