Il Volto Santo
Assieme ai tanti ex voto al Volto Santo, ne è presente uno assai singolare.
Si tratta di un trofeo di guerra, costituito da un insieme di crini
di cavallo intrecciati insieme e montato su una asta di una bandiera
strappata ai turchi durante la battaglia tenutasi il 5 Agosto 1716 nella
città serba di Petervaradino. Il conte Stefano Orsetti al suo
ritorno in patria l'offrì al Volto Santo, così come è riportato nella
lapide posta accanto. Adesso riposa in S. Francesco vicino a Castruccio
Castracani.
La Mannaia
Di fronte alla Cappella del Volto Santo, nella colonna di destra, si
nota la mannaia "che non offendè un innocente". Poco sotto una
lapide in marmo ricorda il miracolo, uno dei tanti, effettuato dal Volto
Santo, e dice: "fermati un momento ed ammirail prodigio. lanno del
signore 1334 giovanni di lorenzo arrasimplorato con preghieraaiuto questa
santa crocela mannaia sollevata per sua mortelo conserva in vita e ne
fa paleseinnocenza: poichera stato falsamente accusato omicidio gola
prontamente sottopose al ferro ben tre volte si rende molle salvarlo.
va impara che nessuna piefficace dellinnocenza ottenere prodigi."
Tutto ciò deriva dal fatto che un viandante si fermasse per rendere
soccorso ad un uomo gravemente ferito. I vicini, accorsi alle grida
dell'uomo, non vedendo l'omicida, cominciarono a mormorare, che doveva
essere stato proprio lui, il soccorritore, tale Giovanni di Lorenzo
di Arras, ad aver compiuto l'orrendo misfatto. Catturato, imprigionato,
condannato alla pena di morte, egli disperato si rivolse con ardenti
preghiere a Dio, fino a che, una notte, gli apparve in sogno il Volto
Santo, dicendogli che non aveva nulla da temere, che lo avrebbe protetto
Lui. Svegliatosi tutto contento e felice, aspettava da un momento all'atro
l'ora della libertà. Fatto sta che invece dell'ora della liberta, scoccò
l'ora di andare al patibolo, di fronte al boia, con tutto il pubblico
che gridava e acclamava, il primo tentativo, il secondo, fallito anche
il terzo, così come era usanza, il boia lo liberò, gridando al miracolo.
Adesso a 650 anni di distanza la mannaia è conservata nella cattedrale
a ricordo perenne di quanto avvenne quel giorno.