Il tunnel sotto la Piazza

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Un'altra delle scoperte di maggiore rilievo, infatti, consiste proprio nelle vie di fuga che Castruccio si era preparato in caso di attacco: quello che veniva ritenuto parte dell'acquedotto del Nottolini - e, quindi, risalente all'800 - è stato appurato che si trattava dei tunnel che Castruccio aveva fatto costruire per assicurarsi la salvezza. A suffragare questa scoperta, vi sono, oltre la tecnica usata, anche i laterizi, di fattura medievale, e corrispondenti a quelli usati per la costruzione della chiesa di San Romano, che storicamente sappiamo essere stata costruita con i mattoni dell'Augusta.

Questi tunnel, dapprima esplorati con un piccolo robot messo a disposizione dalla Geal, successivamente sono stati visitati da un gruppo di speleologi e si è così visto che, oltre ad essere in ottime condizioni, è ad altezza d'uomo e presenta, di tanto in tanto, anche degli alloggiamenti per le torce che avrebbero dovuto illuminarli.

Il tunnel dell'augusta

Data l'importanza dei ritrovamenti, si è aperto il dibattito su come sfruttare questo patrimonio: un recupero di quanto trovato e la creazione - come era stato ipotizzato - di un percorso sotterraneo è un'opera altamente dispendiosa, quindi, per il momento, il Comune di Lucca, in accordo con la Soprintendenza ai beni archeologici e con quella dei Beni culturali, ha deciso di ricoprire gli scavi, non senza prima aver provveduto a proteggere quanto è stato trovato, avvolgendolo in una sorta di tessuto-non tessuto, appositamente studiato affinché i reperti non subiscano alcun danno.

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un ingresso dalla superficie al tunnel