Giungiamo, così, agli anni Cinquanta in cui le imprese cartarie e cartotecniche (nel frattempo costituitesi) ormai definitivamente affermate, raggiungono il ragguardevole numero di circa 100 e si sta ormai avvicinando una impetuosa ondata di sviluppo che, superate le gravi difficolta' incontrate dal settore alla fine degli anni Settanta, portera' il numero delle aziende ad oltre 200 con nuovi, importantissimi insediamenti nella piana di Lucca, in particolare nei Comuni di Altopascio e di Porcari.
Con il ritorno della favorevole congiuntura di mercato agli inizi degli anni Ottanta si accendono nuovi entusiasmi con la creazione di altri articoli di qualita' piu' fine legati all'utilizzo della cellulosa come materia prima, assai costosa, ma che, al contempo, consente ampi margini di profitto sul prodotto finito. Altro motivo di successo del settore cartario lucchese, in questo periodo, e' rappresentato dall'integrazione fra cartiera e cartotecnica che, sovente, si verifica anche nell'ambito dello stesso gruppo industriale. In questo periodo si affermano essenzialmente due comparti: il cartone ondulato ed il "tissue" cioe' l'insieme delle carte per usi domestici e sanitari. Per quanto riguarda l'ondulato, in provincia, vengono prodotti circa i 2/3 della carta italiana per ondulatori e la meta' di ondulato grezzo in fogli; per il "tissue" la produzione lucchese rappresenta oltre 1/3 di quella italiana.
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